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Trucchi e ricette degli Chef per cucinare con l’Aceto Balsamico

Blog e Ricette

L’Aceto Balsamico di Modena è un condimento che possiede una caratteristica davvero importante: la capacità di arricchire pietanze sia fredde che calde con un sapore poliedrico, tutto da scoprire. Il fatto che riesca a adattarsi e valorizzare primi piatti e secondi, così come contorni, dolci e dessert è una qualità assolutamente unica al mondo. Ecco perché tantissimi Chef lo scelgono nelle proprie preparazioni culinarie, tra sfiziose degustazioni e piatti tipici della tradizione modenese, da presentare sulla scena gastronomica mondiale come delle vere e proprie opere d’arte.

Se avete il desiderio di realizzare un piatto incredibile, dovrete innanzitutto conoscere bene il prodotto e saper scegliere la miglior bottiglia in commercio per ottenere il massimo dai vostri sforzi. Prima ancora di mettersi ai fornelli e cucinare con l’Aceto Balsamico di Modena, infatti, è fondamentale fare una netta distinzione tra l’Aceto Balsamico Tradizionale di Modena DOP e l’Aceto Balsamico di Modena IGP, per capire quale meglio si presta al vostro intento.

Una scorta da tenere sempre in dispensa: meglio DOP o IGP? Una scorta da tenere sempre in dispensa: meglio DOP o IGP?

Come abbiamo già approfondito nel nostro articolo “Aceto Balsamico IGP o DOP? La nostra Guida“, l’utilizzo dell’aceto corretto è fondamentale per donare il massimo del gusto al piatto. Questo perché solo attraverso un utilizzo appropriato si può apprezzare appieno la differenza tra IGP e DOP.

Per la tua dispensa, la scelta tra Aceto Balsamico di Modena IGP e il tradizionale DOP non dovrebbe essere mai basata sulla mera ricerca del miglior Aceto Balsamico disponibile sul mercato, bensì sull’obiettivo culinario che desideri raggiungere. Se l’intento è quello di cucinare piatti caldi, è preferibile una buona bottiglia di Aceto Balsamico Tradizionale di Modena DOP, in modo da esaltare appieno le sue note balsamiche. Se invece l’obiettivo è condire insalate e verdure, l’Aceto Balsamico di Modena IGP si rivelerà sicuramente più adatto, non solo per il gusto ma anche per il tuo portafogli.

L’Aceto Balsamico di Modena, quando usato correttamente, trasforma un piatto ordinario in qualcosa di indimenticabile: prova a replicare queste ricette degli Chef di tutto il mondo!

2 piatti straordinari: prova a cucinare con l’Aceto Balsamico come un vero Chef

Filetto di manzo glassato all’Aceto Balsamico di Modena IGP – Gordon Ramsay

Da uno chef rinomato a livello mondiale, noto per la sua maestria culinaria e il suo talento nel creare piatti eccezionali, ecco una delle ricette più amate: il Filetto di Manzo Glassato all’Aceto Balsamico di Modena IGP. Il procedimento consiste nella rosolatura del filetto, la preparazione della salsa di glassatura e la cottura finale nel forno. Il risultato è un filetto di manzo tenero e saporito, arricchito dalla dolce e aromatica glassa. Una volta affettato il filetto e adagiato su un piatto, questo viene accompagnato con una selezione di verdure grigliate o con purè di patate cremoso. La carne tenera, combinata con il dolce e aromatico gusto dell’Aceto Balsamico di Modena IGP, garantirà un’esperienza al palato senza precedenti.

Amatriciana “alla Modenese” – Massimo Bottura

La cucina italiana è ricca di tradizioni culinarie, ma ogni tanto uno chef talentuoso riesce a sorprenderci con una reinterpretazione unica di un classico. Questo è esattamente ciò che Massimo Bottura, rinomato chef e mente creativa dietro il ristorante Osteria Francescana di Modena, ha fatto con la sua ricetta dell’Amatriciana alla Modenese. Per prepararla occorre cuocere dell’ottimo guanciale fino a renderlo croccante, quindi rimuovere il grasso in eccesso. Stufare poi la cipolla nel grasso del guanciale fino a renderla morbida e dolce. Aggiungere l’Aceto Balsamico tradizionale di Modena DOP Extra Vecchio per conferire un tocco di acidità e dolcezza al piatto, poi i pomodori San Marzano e la polpa di pomodoro, lasciando cuocere fino a ottenere un sugo denso. Includere infine il guanciale rosolato e continuarne la cottura per amalgamare i sapori. A parte, cuocere la pasta e una volta pronta mantecarla nel sugo con parmigiano reggiano e pecorino romano grattugiati. Concludere guarnendo con il guanciale croccante rimanente.

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